Esame clinico
L'esame obiettivo dovrebbe comprendere la palpazione dei genitali esterni per identificare indurimenti o masse sospette, e l'esplorazione rettale. La palpazione dei linfonodi inguinali deve essere effettuata in tutti i pazienti con carcinoma uretrale sospetto o confermato.
Citologia urinaria
La valutazione citologica dei campioni di urina può facilitare la diagnosi di carcinoma uretrale. Per l'indagine sono necessari tre campioni di urina raccolti dalla prima minzione del giorno, di tre giorni consecutivi. I tassi di rilevamento di cellule neoplastiche dipendono dal tipo istologico di tumore. Nello specifico, nei pazienti di sesso maschile, la sensibilità per il carcinoma uroteliale e il carcinoma a cellule squamose è rispettivamente di circa l'80% e il 50%, mentre nelle pazienti di sesso femminile la sensibilità è rispettivamente del 77% e del 50% per il carcinoma a cellule squamose e il carcinoma uroteliale.
Uretrocistoscopia diagnostica e biopsia
Questa procedura viene eseguita in regime ambulatoriale con anestesia locale. Un cistoscopio di 16Ch viene guidato all'interno dell'uretra per consentire la visualizzazione della lesione. È necessario un attento esame cistoscopico per escludere la presenza di tumori vescicali concomitanti. Può essere eseguita una biopsia della lesione per consentirne la caratterizzazione istologica.
Diagnostica per immagini
L'imaging radiologico di un tumore dell’uretra ha lo scopo di valutare l'estensione locale del tumore e rilevare la diffusione linfatica e metastatica a distanza. Sia la TAC che la risonanza magnetica possono essere utilizzate per valutare l'estensione locale del tumore e la presenza di metastasi linfonodali regionali. La PET/TAC del torace, dell'addome e della pelvi deve essere utilizzata se si sospetta una malattia invasiva e/o sistemica.