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Visita medica, esame obiettivo, ed anamnesi

Per identificare correttamente un tumore del pene è essenziale partire con un’accurata visita medica ed esame obiettivo focalizzati non solo ad identificare segni di malattia, ma anche per controllare lo stato di salute generale del paziente. Ogni alterazione cutanea a livello dell’asta peniena deve essere esaminata, cosi come ogni nodulo a livello inguinale. Verrà anche raccolta la storia anamnestica del paziente (consumo di alcolici, fumo, abitudini sessuali, ecc.) e delle malattie e dei trattamenti passati.

 

Biopsia

Per confermare la diagnosi di cancro, il chirurgo può richiedere di rimuovere cellule o tessuti in modo che possano essere visualizzati al microscopio da un patologo, per verificare la presenza di tumore. I campioni di tessuto possono essere rimossi in molti modi, tra cui:

  • Biopsia incisionale: rimozione di una parte di un nodulo o di un campione di tessuto che non sembra normale.

  • Biopsia escissionale: la rimozione di un intero nodulo o area di tessuto che non sembra normale.

  • Biopsia del linfonodo sentinella: il linfonodo sentinella è il primo linfonodo in un pacchetto di linfonodi a ricevere il drenaggio linfatico dal tumore primario. Il linfonodo sentinella si trova nella posizione in cui è probabile che il cancro si diffonda inizialmente partendo dalla lesione primaria. La procedura inizia con l'iniezione di una sostanza radioattiva e/o colorante (blu di metilene) vicino al tumore. Dalla lesione primaria, la sostanza o il colorante scorrono attraverso i dotti linfatici sino ai linfonodi regionali. Il paziente viene controllato con sonde specifiche per identificare il primo linfonodo che riceve la sostanza o il colorante. Il nodulo viene quindi rimosso durante l'intervento chirurgico. Se vengono trovate cellule tumorali, è spesso necessario rimuovere più linfonodi per prevenire la diffusione e stadiare correttamente la malattia.

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Imaging (risonanza magnetica [MRI], ecografia inguinale, tomografia assiale computerizzata [TAC] o PET/TAC)

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Di solito sono richiesti in combinazione con la biopsia per stadiare la malattia, ma vengono anche utilizzati per il follow-up dei pazienti dopo il trattamento iniziale.

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​MRI del pene: è la migliore indagine per valutare lo stadio locale del tumore e per definire l'estensione della malattia attraverso le strutture del pene. Di solito viene effettuata dopo l'iniezione di farmaci che facilitano l'erezione del pene (iniezione di papaverina) per delimitare meglio l'infiltrazione della malattia e identificare i margini della/e lesione/i.

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Ecografia inguinale: viene utilizzata per esaminare i linfonodi inguinali che sono i primi siti coinvolti dal cancro quando si diffonde al di fuori del pene. L'ecografia è anche utile per guidare la biopsia di lesioni inguinali sospette.

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TAC e PET/TAC: sono richieste per indagare la diffusione del cancro ad organi distanti come le ossa, organi addominali, polmoni, cervello ecc., ma anche per seguire i pazienti dopo trattamenti chirurgici o medici al fine di identificare recidive (vedi dopo). Tra le diverse molecole che possono essere utilizzate per la PET/TAC, il fluorodeossiglucosio marcato con fluoro-18 (18F-FDG) è il più utilizzato. Il fluorodeossiglucosio è un analogo del glucosio che si concentra nelle cellule che dipendono dal glucosio come fonte di energia. Le cellule tumorali del pene sono avide di fluorodeossiglucosio. Pertanto, la marcatura del fluorodeossiglucosio con un tracciante (fluoro-18) consente l'identificazione delle cellule tumorali nel corpo umano.

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